LOMBALGIA L'ESPERTO RISPONDE

LOMBALGIA: L'ESPERTO RISPONDE - INTERVISTA AL PROF. M. NOSEDA

 

LOMBALGIA: L'ESPERTO RISPONDE

DALLA PREVENZIONE ALLA RIABILITAZIONE

 

Intervista sul tema lombalgia al Prof Massimiliano Noseda, docente universitario, medico specialista in medicina fisica e riabilitazione, specialista in igiene e medicina preventiva, e consulente di centri medici, strutture riabilitative, palestre e centri sportivi

 

Cosa è la lombalgia ?

Il termine lombalgia significa semplicemente dolore in sede lombare. La causa di tale sintomo può risiedere sia in una patologia osteoarticolare, come l’artrosi o una discopatia, sia internistica, come la calcolosi renale, che è sempre bene indagare e trattare opportunamente.

 

Come si manifesta ? 

La lombalgia di natura muscolo-scheletrica può avere un esordio acuto o cronico. Nel primo caso si manifesta tipicamente in modo anche improvviso dopo uno sforzo o un movimento insolito e la sua intensità può essere così importante da compromettere anche improvvisamente e per diversi giorni il movimento e la postura abituale. Si parla infatti solitamente in questi casi di colpo della strega. Nel secondo caso, invece, la storia clinica è caratterizzata da continue riacutizzazioni e remissioni. L’intensità del dolore è spesso più modesta e il sintomo è riferito dal paziente più come un senso di peso o di tensione. 

  

Quali sono i principali fattori di rischio ? 

Sollevare carichi pesanti per attività lavorative, come il magazziniere, o sportive, come il body building, ma anche semplicemente l’essere in sovrappeso, possono promuovere o aggravare un quadro di lombalgia per sovraccarico continuo sulle strutture nervose ed articolari. Anche il mantenere posture fisse prolungate, soprattutto se scorrette, come nei lavori alla scrivania così come l’assumere posture innaturali in ambito lavorativo, come nel caso dell’idraulico, possono rendere sintomatico un quadro clinico già di per sè precario. 

  

Quali sono le attività sportive più a rischio di lombalgia ? 

Oltre al citato body-building, possono rendere sintomatico o aggravare un quadro di lombalgia attività sportive che hanno alla base una flessione brusca o continua del rachide lombare o una sua rotazione. A scopo puramente esemplificativo ricordiamo il canottaggio, il nuoto a rana o il windsurf nel primo caso e il golf nel secondo. E’ bene comunque ricordare che ogni attività sportiva, agonistica o amatoriale, dovrebbe sempre essere associata a un lavoro di preparazione atletica volto a ottimizzare i benefici della particolare disciplina sportiva e a prevenire le possibili conseguenze da sollecitazione inopportuna di strutture rachidee decondizionate muscolarmente. 

  

Quali sono le principali patologie ortopediche che possono associarsi a lombalgia ? 

Praticamente si è soliti suddividerle in congenite, se già presenti alla nascita, o acquisite, se sopraggiunte in seguito. Tra le prime annoveriamo malattie malformative dell’osso come la sinostosi, l’emispondilio o le vertebre soprannumerarie, che compromettono il normale sviluppo dello scheletrico assile e delle curve fisiologiche, mentre tra le seconde abitudini posturali scorrette ludiche o lavorative, traumi o nuove patologie. In merito a quest’ultime le principali cause di algie del rachide variano negli anni e vedono come cause più frequenti la scoliosi nel giovane in fase di crescita, la discopatia nell’adulto e l’artrosi nell’anziano. Tuttavia, moltissime sono le patologie osse, reumatologiche, internistiche o neurologiche che possono colpire il rachide e manifestarsi clinicamente con una lombalgia. Per tale motivo una visita specialistica fisiatrica ed eventuali approfondimenti diagnostici sono sempre necessari in caso di persistenza della sintomatologia. 

  

Quali esami devono essere richiesti in caso di lombalgia ? 

Nella maggior parte dei casi una radiografia standard in due proiezioni è sufficiente per confermare la diagnosi ed escludere patologie importanti. Tuttavia, non è infrequente che l’esame evidenzi un semplice appiattimento della lordosi lombare in assenza di altri segni patologici, deponendo semplicemente per una problematica posturale cronica successiva all’assunzione continua di posture scorrette che hanno alterato i rapporti ottimali tra le strutture rachidee generando tensione sulle strutture muscolari e nervose. Solo in casi particolari, come la presenza di una sintomatologia neurologica agli arti inferiori esitante in zoppia o dolore persistente irradiato resistente alle terapie convezionali, è opportuno effettuare su indicazione dello specialista esami aggiuntivi come una risonanza magnetica ( RMN ) o un’elettromiografia ( EMG ) 

  

I farmaci e le terapie fisiche sono utili ? 

I farmaci e le terapie fisiche ( tens, ultrasuoni, tecar, etc ) possono essere utili per alleviare il sintomo dolore, tuttavia è opportuno indagare la causa della lombalgia per intraprendere un trattamento più radicale che sia non solo sintomatico e temporaneo. 

  

Quale contributo può dare il medico specialista fisiatra al soggetto con lombalgia ? 

Un programma riabilitativo personalizzato con esercizi di rieducazione posturale e di tonificazione saranno il cardine di un trattamento vincente volto non solo a risolvere in quadro clinico contingente ma anche per mantenere nel tempo i benefici acquisiti e prevenire le recidive. In tale ottica, fondamentale sarà la costanza del paziente nel proseguire quanto appreso in autonomia, al domicilio o in palestra fitness, sapendo attuare anche opportune rinunce in ambito alimentare nei casi di sovrappeso. 

  

Quali consigli igienico-comportamentali è possibile dare ad un soggetto con lombalgia nel sollevamento di un peso in ambito lavorativo o quotidiano ? 

Quando possibile è bene piegare le ginocchia anziché il rachide lombare nell’afferrare un carico da terra, allargare la base d’appoggio per aumentare la propria stabilità, ripartire il peso tra i due arti ( ad esempio dividere il carico nel portare i sacchetti della spesa ), evitare i mobilizzare carichi in rotazione del tronco o al di sopra del capo ( utilizzando invece apposite scalette ), spingere anziché tirare carichi ingombranti, usare carrellini o sollevatori nella movimentazione di carichi pesanti o per lunghi tragitti, verificare che il percorso sia libero da ostacoli prima mobilizzare il carico, usare opportuni indumenti come scarpe antiscivolo su superfici lisce o irregolari. 

 

Quali sono i veri segreti di un trattamento realmente efficace ? 

Il successo del trattamento riabilitativo ha come presupposti fondamentali una vista medica specialistica fisiatrica in grado di indagare ed inquadrare la vera causa della lombalgia, l’interazione tra più specialisti anche al fine di gestire importanti fattori di rischio e recidiva come il sovrappeso, la personalizzazione del percorso riabilitativo che tenga conto anche delle abitudini lavorative e quotidiane del paziente, l’analisi e la modifica delle abitudini comportamentali, ma soprattutto la costanza del paziente nell’ effettuare il trattamento chiesiterapico proposto in autonomia e con costanza quotidiana e la consapevolezza che l’evoluzione del quadro clinico dipenderà dal nostro impegno ed agire quotidiano e non solo da un particolare farmaco o da una singola terapia fisica.